Dentro la diga del Vajont : una storia , una catastrofe ....
Il 9 ottobre 1963 , una frana di dimensioni colossali precipitò nel invaso della diga più grande al mondo , provocando un'onda che ha oltrepassò la diga uccidendo oltre 2000 persone .
La frana proveniva dal monte Toc , tra Belluno ( Veneto ) e Udine , circa 270 metri cubi di roccia scivolarono dalla montagna , a causa del particolare assetto idrologico che non venne preso molto in considerazione a cusa della negligenza da parte di ingegneri e costruttori .
1956 Iniziarono i lavori e l' espropriazioni delle terre dei cittadini di Erto e Casso , contrari alla realizzazione della diga .
1957 completa approvazione ministeriale al lavoro.
1958 inizio delle gettate di cemento
Vennero evidenziati moltissimi pericoli di frana da parte dei numerosi rapporti ma i lavori proseguirono . La diga si estese per 264m , massima capacità di invaso 168 milioni di metri cubi di acqua e 15 morti durante la realizzazione .
Avvenne una prima frana che non causò danni ingenti , vennero approfondite le ricerche ma i lavori proseguirono mentre continui riempimenti e svuotamenti dell' invaso fecero aumentare il numero e le dimensioni delle crepe e faglie presenti in tutto il monte Toc .
Alla fine del 1963 i sensori rilevarono preoccupanti movimenti dalla montagna , venne cosi deciso di diminuire l'invaso al fine di evitare possibili frane e la creazione di onde colossali . Fu proprio questo l' errore più grande , il terreno che costituiva la frana si sosteneva proprio sull'acqua contenuta nel bacino , svuotando essa non aveva più una base d'appoggio . Fu così che una massa di terra di oltre 270 milioni di metri cubi generò tre onde alte più di 290m che scavalcarono la diga ed invasero i paesini nelle vicinanze , provocando circa 2000 vittime .
I primi soccorsi arrivarono al mattino , militari dell' esercito italiano ed alpini scavarono anche a mano pur di ritrovare i dispersi.
Questo fu uno dei grandi disastri che colpì l'Italia , qualcosa che però poteva essere previsto ed evitato .
La frana proveniva dal monte Toc , tra Belluno ( Veneto ) e Udine , circa 270 metri cubi di roccia scivolarono dalla montagna , a causa del particolare assetto idrologico che non venne preso molto in considerazione a cusa della negligenza da parte di ingegneri e costruttori .

1957 completa approvazione ministeriale al lavoro.
1958 inizio delle gettate di cemento
Vennero evidenziati moltissimi pericoli di frana da parte dei numerosi rapporti ma i lavori proseguirono . La diga si estese per 264m , massima capacità di invaso 168 milioni di metri cubi di acqua e 15 morti durante la realizzazione .
Avvenne una prima frana che non causò danni ingenti , vennero approfondite le ricerche ma i lavori proseguirono mentre continui riempimenti e svuotamenti dell' invaso fecero aumentare il numero e le dimensioni delle crepe e faglie presenti in tutto il monte Toc .
Alla fine del 1963 i sensori rilevarono preoccupanti movimenti dalla montagna , venne cosi deciso di diminuire l'invaso al fine di evitare possibili frane e la creazione di onde colossali . Fu proprio questo l' errore più grande , il terreno che costituiva la frana si sosteneva proprio sull'acqua contenuta nel bacino , svuotando essa non aveva più una base d'appoggio . Fu così che una massa di terra di oltre 270 milioni di metri cubi generò tre onde alte più di 290m che scavalcarono la diga ed invasero i paesini nelle vicinanze , provocando circa 2000 vittime .
I primi soccorsi arrivarono al mattino , militari dell' esercito italiano ed alpini scavarono anche a mano pur di ritrovare i dispersi.
Questo fu uno dei grandi disastri che colpì l'Italia , qualcosa che però poteva essere previsto ed evitato .
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